INFORMAZIONE
A causa di uno scoscendimento nella zona Monda a Porza, la strada verso Vezia - San Martino è momentaneamente chiusa. Consultate la >mappa per i percorsi alternativi.
Prospetto
i percorsi di scollinando sono stati riassunti e presentati in un nuovissimo prospettino in formato tascabile, che trovate in versione cartacea nelle cancellerie dei nostri Comuni e in alcuni degli esercizi pubblici, oppure che potete consultare online qui, scaricarlo per stamparlo e poi piegarlo lungo le linee indicate per portarlo con sé.
Il prospetto presenta 25 curiosità o punti di interesse che vi si possono trovare. Lasciamo scoprire ad ognuno gli innumerevoli altri lungo i percorsi. Nelle proposte in questa pagina trovate alcune idee di passeggiate, personalizzabili secondo i gusti e le capacità di ognuno e fattibili generalmente tutto l'anno!
Proposta focus 2024
In occasione dell'evento del 16 giugno 2024 chi vuole percorrere per intero il percorso focus passando da tutte le 7 aree animate impiega circa 2h45 di cammino. Si consiglia per farlo di passeggiare seguendo i percorsi disegnando un "otto" immaginario con il Parco Oasi ricreativa di Origlio al centro dello stesso.
Si può decidere di iniziare da Lamone, per avere l'unica ma importante salita all'inizio per raggiungere la vetta del colle San Zeno come primo punto, per poi proseguire quasi solo in discesa per tutto il resto del percorso, oppure si può prendere subito la direzione del laghetto, incontrando una salita ripida ma asfaltata in partenza ma con menno dislivello, e poi salire al termine del giro dalla mulattiera con pendenza graduale verso il San Zeno da Origlio, San Giorgio. Oppure si può decidere di partire dal centro della zona focus, Origlio, e variare quindi tra saliscendi durante il giorno. Situazione analoga se si decidesse di partire da Ponte Capriasca, visto che tra questo Comune e Origlio il dislivello è minimo.
Il bello di scollinando è che potete creare il vostro itinerario in base ai vostri interessi e desideri perché non c'è un percorso obbligato e neppure un senso di marcia definito: ognuno può seguire il percorso per intero o parti di esso, anche grazie al fatto che sono proposte ad anello concatenate.
Nella "Proposta 3" trovate le descrizioni più dettagliate dei tragitti e ciò che vi si incontra tutto l'anno e alcune proposte di giri parziali in zona focus 2024.
Se si inizia con la colazione in un altro dei Comuni di scollinando si possono seguire i percorsi con la nostra segnaletica già da quel punto per raggiungere la zona focus. Oppure si possono usare i bus speciali gratuiti.
Proposta 3
Varie gite tra Cadempino, Lamone, Origlio e Ponte Capriasca
Si tratta anche in questo caso di percorsi che alternano passaggi da zone abitate, dai bei nuclei a diversi tratti nel bosco, con scorci interessanti di natura. Sono tanti percorsi circolari concatenati, ognuno dei quali di circa 90 minuti, da selezionare e concatenare a scelta, per passeggiate più lunghe. In diversi tratti corrispondono alla rete sentieristica ufficiale, e quindi la nostra segnaletica in quei punti è su sfondo giallo. E alcuni tratti sono di sentiero escursionistico impegnativo, segnati da cartelli su sfondo giallo con la punta bianca e rossa.
Ecco qualche idea di giro. Cliccando sulle varie piantine con il percorso in rosso si arriva alla mappa interattiva di SvizzeraMobile, realizzata in collaborazione con l'Ente Turistico del Luganese:
Ponte Capriasca Formighé:
Un percorso con un forte dislivello ma piacevole, in quanto è fuori abitato e quasi interamente nell’ombra del bosco. Si parte ad esempio dal Centro Sportivo di Ponte Capriasca, salendo poi nella parte più alta del paese passando da un quartiere residenziale. Giunti nei pressi del cimitero si può fare una piccola deviazione per visitare la vicina chiesa di Sant’Ambrogio del 13° secolo, che ospita il famoso grande affresco del 1500 del Cenacolo, copia fedele dell'opera di Leonardo da Vinci. Si ritorna poi poche decine di metri sui propri passi fino all’incrocio per la zona Formighé. Il percorso è dapprima asfaltato, poi diventa una mulattiera e infine un sentiero che scende sempre più dalla collina nel bosco, passando da una zona agricola e arrivando in basso fino al confine con Taverne. Si risale poi dall’altro lato di un riale per un sentiero ripido che porta velocemente alla piana dove si trova la Cascina dei Bellunesi, una vasta area nel verde attrezzata per grandi manifestazioni. Il sentiero prosegue poi quasi pianeggiante fino ad arrivare alle prime case di Ponte Capriasca. A questo punto si può proseguire fino all’incrocio per Origlio paese che porta poi attraverso un’altra tranquilla zona residenziale di ritorno al Centro Sportivo, dotato di campo da calcio, bar e parco giochi apprezzato dalle famiglie.
Invece di entrare in paese, all’incrocio con la strada principale, si può decidere di prolungare la passeggiata attraversando la cantonale e salire poi dal facile sentiero fino alla chiesa di S. Giorgio, per poi ridiscendere nel nucleo di Origlio e da lì, ritornare a Ponte Capriasca costeggiando il campo da calcio di Origlio.
Ponte Capriasca - Carnago:
Partendo dal Campo Sportivo di Ponte Capriasca, si può optare per la partenza in senso inverso, rispetto al giro precedente, lungo un breve tratto la strada principale, fino a svoltare a sinistra per prendere una variante più lontana dal traffico e nel verde che porta fino a lambire la strada cantonale. Dunque si prosegue sul sentiero che la costeggia fino ad arrivare alla casa comunale di Origlio e si attraversa il nucleo storico in direzione del laghetto. All'incrocio si svolta a sinistra, si può fare una sosta al bel parco giochi Oasi, e poi proseguire in direzione di Carnago, seguendo il percorso indicato. Raggiunta nuovamente la strada cantonale, si svolta a sinistra e si prosegue in direzione di Tesserete, fino all'incrocio per Ponte Capriasca, entrati in paese, si incontra l'edificio recentemente ristrutturato della scuola elementare e in faccia il "Bosco di Crano", un'area di svago attrezzata per grigliate e picnic. Continuando lungo la stessa strada si passa davanti all'edificio architettonicamente rinomato del Municipio e all'inizio della salita che porta verso il nucleo si vede la scuola dell'infanzia che ospita due sezioni e un servizio extrascolastico. In entrata del nucleo sulla destra si vede l'ex palazzo comunale, che include degli spazi ricreativi e la mensa scolastica. Si giunge quindi in Piazza Righinetti, luogo d'incontro del paese. Oltre il nucleo c'è la chiesa di San Rocco, recentemente sottoposta a restauro di conservazione degli affreschi del XVI secolo. seguendo il percorso che porta a sinistra nel nucleo, si arriva alla chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, che ospita una scultura lignea del Santo e dipinti pregiati, quale il famoso affresco del Cenacolo, copia fedele dell'opera di Leonardo da Vinci. Dopo la chiesa, una volta giunti al cimitero, si prosegue nel quartiere residenziale, seguendo il percorso per ridiscendere al campo sportivo, luogo di partenza.
Colle San Zeno di Lamone e laghetto di Origlio:
con la sua chiesetta ben in vista percorrendo l’autostrada in direzione nord, il Colle San Zeno non è certo nascosto, ma in pochi sanno che può essere la meta di una bella passeggiata, con un forte dislivello, ma che ne vale la pena, per la vista ma anche per scoprirne le particolarità, come i massi cuppellari o la grotta e per fermarsi a fare una pausa o un picnic. La vetta è infatti stata recentemente oggetto di un progetto di rivalorizzazione ed è accogliente. La passeggiata può ad esempio iniziare dal nucleo di Lamone. Si può decidere di salire rapidamente per il percorso che nella prima parte è asfaltato e poi diventa un sentiero sistemato ma comunque impegnativo per il forte dislivello. Si scende poi comodamente dall’altro lato, passando da una mulattiera con pendenza costante ma piuttosto regolare con alcuni punti panoramici sul laghetto dall’alto. Si entra in paese passando dalla bella chiesa di S. Giorgio e scendendo quindi nel nucleo. A questo punto si prende il percorso che porta a costeggiare il laghetto, una perla naturalistica. Quasi in fondo al laghetto c’è una deviazione per tornare a Lamone, scendendo da una strada asfaltata piuttosto ripida ma comoda.
Attorno a Cadempino:
Un’idea di passeggiata per conoscere Cadempino parte dalla zona Industriale del Comune, dove proponiamo un percorso circolare per una camminata breve e semplice in quanto tutta pianeggiante. Da qui si può collegarsi alla zona agricola di Vezia, oppure si può passare dal caratteristico piccolo nucleo di sotto, fare il sicuro sottopassaggio sotto la strada Cantonale, e dalla nuova casa Comunale prendere il sentiero che sale nel bosco a Cureglia. Una volta giunti in cima, si può continuare per la zona pianeggiante Gaggio/Pianone. All’entrata della stessa si prende il sentiero che ridiscende dalla collina passando nel bosco e porta poi fino ai bordi del nucleo di Lamone. Qui si prende la strada residenziale che riporta a Cadempino, passando davanti alla scuola elementare, attraversando poi il nucleo di sopra per ritornare quindi alla Casa Comunale.
Su e giù attorno a Origlio: Piancamara, Donaggio/Pianone e San Bernardo:
Partendo da Carnago, si può salire verso la storica Torre di Redde, Una volta in cima si può andare a destra proseguendo il sentiero verso San Bernardo. Una volta arrivati in vetta, si può scendere verso il nucleo di Comano dalla strada sterrata. Dalla chiesa parrocchiale si prosegue poi fino al cimitero, da dove si può ritornare a Origlio passando da una tranquilla zona residenziale e poi dalla mulattiera di Piancamara, ridiscendendo quindi da una strada secondaria ed evitando la strada Cantonale passando nel cosiddetto sentiero delle rane appena sopra, per poi continuare sul marciapiede fino a tornare a Carnago.
Oppure si può percorrere quest’ultimo tratto di percorso di Piancamara al contrario e una volta giunti al cimitero di Comano si gira invece a destra in direzione di Cureglia, raggiungibile tramite una scalinata. Dopo aver attraversato il nucleo di Cureglia ed essere arrivati alla chiesa parrocchiale seguendo i percorsi, si prosegue in direzione della zona Gaggio/Pianone. Si percorre la strada sterrata interamente fino in fondo, quando diventa una mulattiera non carrozzabile. In questo punto si entra nel bosco. E si arriva poi ad Origlio in zona Magi, da dove proseguendo si potrà tornare a Carnago.
Proposta 2
Varie gite tra Comano, Canobbio, Cureglia e Porza
Si tratta di percorsi che alternano passaggi da zone abitate, dai bei nuclei a diversi tratti nel bosco, con scorci interessanti di natura. Sono tanti percorsi circolari concatenati, ognuno dei quali di circa 90 minuti, da selezionare e concatenare a scelta, per passeggiate più lunghe. In diversi tratti corrispondono alla rete sentieristica ufficiale, e quindi la nostra segnaletica in quei punti è su sfondo giallo. E due tratti sono di sentiero escursionistico impegnativo, segnati da cartelli su sfondo giallo con la punta bianca e rossa.
Ecco qualche idea di giro. Cliccando sulle varie piantine con il percorso in rosso si arriva alla mappa interattiva di SvizzeraMobile, realizzata in collaborazione con l'Ente Turistico del Luganese:
Comano San Bernardo:
si parte ad esempio dalla chiesa di Comano, addentrandosi nella parte alta del nucleo, e continuando a salire fino alle ultime case in cima al paese. Al termine della strada asfaltata, il percorso diventa una mulattiera immersa nel castagneto. Quasi subito sulla destra si trova il Parco San Bernardo, con una radura pianeggiante, luogo ideale per fare un picnic, o fermarsi a riposare sul prato, con vista sul lago. Si continua poi fino in cima al monte, dove si può fermarsi ad ammirare l’omonimo Oratorio. A questo punto il percorso diventa un sentiero escursionistico piuttosto ripido che scende nel bosco. Giunti all’incrocio, si può decidere di tornare verso il nucleo di Comano, tramite il facile sentiero pianeggiante che sfocia nella strada della zona Costasc. Rientrando nel nucleo si passa di fianco alla Scuola dell’Infanzia e si ritorna infine alla Chiesa.
L’alternativa è continuare all’incrocio nel bosco a scendere lungo il sentiero in zona Ganna, fino a Canobbio, dove dopo un breve tratto sul marciapiede della strada cantonale, ci si addentra lungo via Campagna, si passa nei pressi della scuola elementare, fino ad arrivare nel nucleo.
Una volta tornati alla chiesa parrocchiale di Comano, oppure prima di iniziare tutto il percorso, consigliamo di scendere lungo la strada principale fino alla Casa Comunale, da dove parte, con la statua "L'attesa", un nuovo percorso espositivo con guida cartacea e multimediale (da scaricare qui), alla scoperta delle opere di Nag Arnoldi. Trovate la piantina qui di fianco.
Canobbio Al Maglio – Ponte di Valle:
in entrata del nucleo di Canobbio si trova un incrocio delle vie di scollinando. Si può seguire il percorso circolare ad esempio seguendo prima le indicazioni per Il Maglio. Precorrendo una stradina asfaltata si scende comodamente nel bosco, si passa dal Campo sportivo, fino a raggiungere il fiume Cassarate. A questo punto girando a sinistra si passeggia, trovando anche aree attrezzate dove potersi fermare ad esempio a fare picnic, seguendo gli argini dapprima risalendo la sponda destra fino ad incontrare il ponte pedonale, che si attraversa, per ritornare seguendo il fiume dall’altro lato fino all’incrocio stradale a Ponte di Valle. A questo punto dopo un brevissimo tratto sul marciapiede della strada principale, quando si raggiunge un gruppetto di case si continua il percorso con una scalinata che riporta in paese a Canobbio, fino a raggiungere la Chiesa di S. Siro risalente all'anno 1100, concludendo quindi il percorso circolare e godendosi il bel panorama.
Conviene soffermarsi un attimo nel nucleo di Canobbio, dove su facciate o angoli caratteristici si trovano numerose opere artistiche di epoche e tecniche diverse: affreschi, mosaici, bassorilievi, statue e opere in vetro colorato, quest'ultime dell'artista locale contemporaneo Gianni Poretti. Dai pressi della Chiesa di Canobbio si può decidere invece di proseguire a sinistra in paese, passare davanti al Municipio e scendere a Trevano. Il percorso, una volta raggiunta la strada Cantonale, è forzatamente in un tratto di transito, non particolarmente bello, ma si tratta solamente di un breve tratto. Una volta giunti a Trevano si può entrare a fare un giro nella natura del parco, ricco di storia e con qualche elemento architettonico che ricorda gli sfarzi del passato della zona, come la grande fontana. Si continua quindi salendo dalla strada verso Porza. Poco dopo si trova una scalinata dolce sulla destra che si può prendere per ritornare a Comano, passando dalla scuola elementare Tavesio, e poi più in su dal Municipio per tornare alla Chiesa di Comano.
Porza tra San Rocco e Trevano:
Dalla Casa Comunale di Porza, si può scendere da una stradina pedonale e poi da strade secondarie, fino a lambire il Parco Vira, da dove si potrebbe continuare decidendo di proseguire verso Savosa o Massagno (v. proposta 1) oppure scendere fino a Trevano, con il suo parco storico da scoprire. Da una scalinata e un percorso pedonale si può raggiungere il Centro scolastico Tavesio. Da qui si rientra verso il nucleo seguendo la strada principale, che attraversa il bel nucleo e passa dalla Chiesa. Da qui si attraversa la strada e si inizia a salire verso San Rocco, seguendo la strada fino al tornante, dove parte una scalinata che porta vicino all’Oratorio, che vale la pena di ammirare uscendo leggermente dal percorso indicato. Si prosegue poi scendendo nel bosco lungo un sentiero che porta ad una mulattiera nel bosco. Quasi subito si trova un bel balcone panoramico, con una panchina dove potersi fermare ad ammirare il panorama, prima di proseguire fino a raggiungere nuovamente le zone abitate. Da Pian Gallina il sentiero diventa escursionistico scendendo verso Vezia, con vista sulla Valle del Vedeggio e il Malcantone. Appena raggiunta la strada asfaltata si può decidere di svoltare a sinistra per andare a Savosa e Massagno, oppure continuare l’anello girando verso destra e risalire quindi fino al biotopo di San Martino, un’oasi naturale che merita una sosta. A questo punto si potrebbe proseguire per Cureglia, oppure scendere nel paese di Vezia, oppure ancora tornare al punto di partenza passando dalla zona Monda. Si tratta di una bella zona immersa nel verde, con una parte agricola nella radura e zone boschive, con la strada asfaltata che gradatamente risale fino a raggiungere nuovamente l’abitato di Porza nella sua zona più a nord. Si ritorna alla Casa Comunale per strade secondarie, passando nelle vicinanze della scuola elementare, dalla Piazza Soldati e attraverso le viuzze del nucleo.
Attorno a Cureglia:
Partendo da Casa Rusca, sede della Casa Comunale, si sale verso la Chiesa, e si costeggia quindi il prato delle scuole comunali lungo il percorso pedonale, al termine del quale tramite strade secondarie tranquille si raggiunge la strada cantonale. Una volta attraversata al passaggio pedonale si entra nel caratteristico nucleo per uscirne dall’altro lato ed immettersi nella strada secondaria. Si incontra quasi subito l’incrocio da prendere per salire verso Comano, passando da una scalinata nel verde. Arrivati in territorio di Comano si risale fino al cimitero, continuando poi fino alla Chiesa, dove sostare ad ammirare la vista dal Parco del Centro Prospò. Da qui si può salire a San Bernardo, come descritto in precedenza, oppure si può scendere in direzione del Parco Quattro Strade, ed attraversando in seguito la strada in sicurezza grazie al sovrappassaggio, si arriva alla scuola elementare Tavesio. Dal posteggio della scuola si può decidere di scendere in direzione di Trevano e Canobbio, prendendo il sentiero e scalinata, oppure si può costeggiare il campo da calcio per andare verso Porza. Una volta raggiunta la Casa Comunale, si può decidere di salire a San Rocco, allungando il percorso con il passaggio da Pian Gallina e da Vezia, oppure svoltare a destra, passare dalle viuzze del nucleo, per andare a raggiungere la tranquilla zona Monda descritta in precedenza. Arrivati al biotopo di San Martino da entrambi i percorsi si torna quindi a Cureglia passando dalla strada residenziale ai piedi del colle, e quindi dalla mulattiera che restando quasi interamente nel bosco scende in zona Orti di Gaggio. Si attraversa la strada principale due volte, nei pressi della rotonda, ai passaggi pedonali per entrare poi nel grande Parco di Casa Rusca dal grande cancello bianco sul fondo e risalendo lungo il sentiero centrale si ritorna al punto di partenza.
Proposta 1
Una gita tra Massagno, Vezia e Savosa
Un percorso circolare ampio di circa 3 ore di passeggiata, raccorciabile in anelli più brevi. Cliccando sulla piantina con il percorso in rosso, si arriva alla mappa interattiva di SvizzeraMobile, realizzata in collaborazione con l'Ente Turistico del Luganese.
Anche questo itinerario si può iniziare dove si vuole lungo il percorso e prenderne la direzione che si preferisce, seguendo la segnaletica; permette in poco tempo di passare da centri urbani a zone agricole, da boschi ad edifici storici, il tutto restando tra i Comuni di Massagno, Vezia e Savosa.
Ad esempio si può partire dal Centro Sportivo Valgersa, passare dalla stradina pedonale fino a raggiungere il liceo, in prossimità del quale si può ammirare un roccolo, ben conservato. Si prosegue quindi verso la zona agricola di Vezia: una facile passeggiata nel verde, anche se a pochi passi dal centro abitato e dall’autostrada. Si risale quindi in paese, dalla zona industriale di Cadempino, per raggiungere la storica Villa Negroni, con il suo Parco curato che invita ad una pausa prima di proseguire. Attenzione che questo passaggio attualmente e fino nuovo avviso non corrisponde alla piantina qui a destra e in versione stampata, ma presenta una deviazione, segnalata sul posto tra il sottopassaggio dello svincolo e Villa Negroni e indicata sul sito di SvizzeraMobile. Una volta giunti in prossimità del nucleo, si può decidere di ritornare verso il punto di partenza passando dal Centro Civico, oppure utilizzando il sottopassaggio si transita davanti alla chiesa parrocchiale, alle scuole e si sale quindi verso l’Oratorio di S. Martino, anche passando in parte da un sentiero nel bosco. L’Oratorio è situato su un poggio dal quale si domina la regione. Ai piedi del promontorio sull’altro lato si incontra il biotopo di importanza nazionale di S. Martino, dove vale la pena fermarsi un attimo nella natura.
Inizia poi la discesa verso Savosa. Una volta raggiunta la strada cantonale si può decidere nuovamente di far ritorno direttamente al punto di partenza, oppure di proseguire verso Savosa Paese, passando dalle scuole elementari, nel cui atrio si trova una mostra permanente, ideata e realizzata da Mino Müller e Nicolangelo Lombardoni, che presenta la storia della comunicazione in 100 anni di invenzioni. Nel piazzale è presente una meridiana orizzontale con gnomone umano e un tabellone esplicativo. Oltre il soprappassaggio, si raggiunge il Municipio. A questo punto il percorso si allontana dal traffico e in pochissimi minuti ci si ritrova in un avvallamento di campagna, con la collina di Rovello da un lato e la collina di Savosa Paese dall’altro. All’incrocio si sale verso Savosa-Paese, qui all’entrata, si trova il monumento di una tigre, nel giardinetto pubblico (un tempo cimitero). Attraversandone la piazzetta, si passa di fianco alla chiesa parrocchiale dedicata all'Annunciata. Proseguendo poi verso il Parco Vira, sconfinando per un breve tratto in territorio di Porza. Anche questa zona residenziale è molto piacevole per una passeggiata. All’entrata del parco, è consigliata una tappa all'antica masseria di S. Maurizio ricca di storia.
Il percorso continua tramite un facile sentiero pianeggiante nel bosco fino a raggiungere il nucleo di Rovello. Bisogna assolutamente entrare a dare un'occhiata al nucleo con portoni antichi che chiudevano una grande masseria in epoca feudale. Si continua poi salendo le scale che si trovano poco oltre il nucleo e che portano al Parco Tre Pini che una volta raggiunto sulla sommità della collina, offre un incantevole panorama sul lago di Lugano. Si ridiscende poi verso il centro di Massagno attraverso una bella zona residenziale collinare. Ad un certo punto si offre la possibilità di andare direttamente alla Chiesa Parrocchiale, ma noi consigliamo di girare a sinistra facendo una breve deviazione che passa dal nucleo storico di Gerso, con l'oratorio di Sant'Antonio. Da qui, dopo aver attraversato la strada cantonale, si passa accanto al Municipio e dall’altro centro caratteristico attorno alla nuova Piazza Santa Lucia, per poi arrivare alla chiesetta della Madonna della Salute, nata a seguito di una pandemia. Una volta attraversato il sovrastante Parco Ippocastano con la Casa Pasquée dove si svolgono anche delle mostre del Comune, si raggiunge la scuola di Massagno e poi la Chiesa parrocchiale, prima di far ritorno al punto di partenza.
La collina del nostro comprensorio è bella da visitare a piedi o in bicicletta, sia per svago, sia per brevi spostamenti necessari. Tuttavia, essendo il territorio vasto o per altre motivazioni, non sempre è possibile percorrere l'intero tratto, o parte di esso con la mobilità ciclopedonale. Ecco che quindi vale la pena valutare di combinarla con il mezzo di trasporto pubblico, o con le ebike.
La collina è servita dal trasporto pubblico dell’Autopostale Ticino e Moesano, delle Autolinee Regionali Luganesi (ARL) e di TPL. I servizi permettono un collegamento al trasporto ferroviario tramite la stazione di Lamone-Cadempino e la stazione di Lugano. Alcune linee attraversano completamente il territorio della collina, ad esempio da Lamone a Canobbio, o da Massagno a Ponte Capriasca.